“Era un sabato pomeriggio e pioveva a dirotto”. È così che mia madre comincia a raccontare, ogni anno, il giorno della mia nascita. Ed è questo quello che vorrei fare qui, in questa specifica pagina. Sì, perché se ti trovi qui, vuol dire che per qualche ragione hai apprezzato quello che ho scritto e quindi vuoi sapere qualcosa di più sull’autore. Me, medesimo stesso.
Eviterò però di partire da quel grigio e piovoso pomeriggio del 1991, andando dritto al sodo. Perciò ricominciamo…
Ehi, ciao. Io sono Gio (Giovanni Giaccio, secondo i documenti ufficiali della Repubblica Italiana) e mi guadagno da vivere facendo marketing. In poche parole? Aiuto aziende a promuoversi e vendere i loro prodotti sul web. Però, facciamo così: se vuoi saperne di più, vai qui!
Il punto, infatti, è che tutto questo scrivere per conto di aziende, secondo le logiche di Google, del marketing, degli obiettivi di vendita e così via, mi stava facendo impazzire. Sentivo il bisogno viscerale di liberare la mia penna per dedicarmi ad altro, per raccontare delle storie, buttare fuori qualche riflessione, rispettando solo due canoni: quello della creatività e dell’improvvisazione.
Ed è così che nato “Storie”. Un sito poco ambizioso in cui mi piacerebbe fare un po’ di blogging alla vecchia maniera: raccontare qualche storia che raccolgo in giro, lasciarmi ispirare da fatti di cronaca che vorrei commentare, riscoprire le mie origini giornalistiche, con una serie di riflessioni e fatti postati senza alcuna logica di business. Insomma: un blog dal quale non voglio affatto guadagnare, ma solo intrattenere.
Beh, spero che ti piaccia, ma sappi che sono aperto a ogni critica.