Riparazioni e sostituzioni

È domenica mattina, mia madre è da nonna per aiutarla con le faccende domestiche, mia sorella impegnata con l’associazione che salva randagi e li fa adottare. Decido di accendere la stufa a pellet per riscaldare la sala da pranzo e, prima di farlo, mi dico che sarebbe meglio pulirla. 

“Cazzo. L’aspiracenere ha il filtro bucato e io ancora non ho mandato indietro quello che mi hanno inviato per sbaglio” mi dico. Cerco di rattopparlo alla meglio, ma, si sa, questo tipo di lavoretti non sono per me e così, dopo aver ripulito il contenitore in cui si accumula la cenere, l’intera stanza è un ambiente polveroso. Pare che una swot stia per entrare e abbia lanciato i fumogeni per impedirmi di vedere dove siano gli agenti. “Non posso più aspettare. Devo necessariamente ordinare un altro filtro”. Lo faccio.

Mentre apro ogni finestra possibile e immaginabile, constatando che per la prima volta dopo giorni non ci sia un alito di vento che venga in mio soccorso, mi interrogo su quante cose importanti ci prendiamo del tempo anche se non dovremmo. Tendiamo a farlo soprattutto evitando di agire su quelle situazioni che in realtà sono particolarmente tossiche. Tipo i rapporti umani.

Poco prima di rendere la sala da pranzo un posacenere, stavo guardando Streghe, tipo per la seicentesima volta. Sono al punto in cui una delle protagoniste, Phoebe, incontra nuovamente il suo ex-ragazzo demone, dopo aver finto di averlo eliminato come avrebbe dovuto. Tra i due la tensione è palpabile e si baciano con una passione inaudita, e quasi scandalosa. Ripenso a quel bacio, mentre mi guardo intorno e il pulviscolo atmosferico è praticamente ovunque, visibile, palpabile. Mi dico che quel filtro di aspirapolvere non sostituito è come quell’amico, quel collega, quella relazione tossica di cui non ci sbarazziamo, per pigrizia o, più spesso, per timore.

Timore delle conseguenze di quel taglio netto, timore dell’ignoto. Perché sì, certe volte, una relazione tossica, sia essa con il partner, con un collega, un amico di lunga data o con il vicino impiccione, è più rassicurante di un po’ di solitudine. Peccato però che troppo spesso ignoriamo quanto la solitudine possa essere sana, se paragonata quei rapporti che ci riducono come la mia sala da pranzo: polverosi, soffocati, coperti da uno strato di cenere.

Certo, porre fine a un rapporto, prendere le distanze da qualcuno, non è affatto semplice come lanciare l’app di Amazon, scegliere il filtro per il proprio aspiracenere e scorrere verso destra per fare acquista ora. Ma, la domanda che dovremmo porci è se vogliamo continuare a ostinarci a rattoppare certe situazioni quando sappiamo che la cucitura non terrà e finiremo soltanto con il nostro alluce nuovamente incastrato nel buco di in un calzino, magari nel bel mezzo di una passeggiata lunga che si fa improvvisamente dolorosa. 

Forse invece converrebbe più semplicemente dichiarare la resa e gettare il filtro oppure, nei casi più estremi cambiare proprio aspirapolvere. Insomma: quando parliamo di relazioni, non possiamo aspettare il week-end per riparare le tegole di un tetto che fa acqua. E soprattutto dobbiamo prepararci a smantellare tutto e ricominciare. Altrove o con qualcun altro. Per quanto faccia paura, è così che funziona.

2 Risposte a “Riparazioni e sostituzioni”

  1. ..ma vedi,l’altro giorno a casa mia è successo qualcosa del genere,Anna mia moglie amante delle cime delle rape,delle verze,tutta verdura che cucinando, fa puzza.Per farne di meno usa la pentola a pressione.Mtte sul gas la pentola,tra sè e sè dice l’avvio lenta ..mo vado al pc e mi faccio una lezione di Ceco.Io dall’altra stanza sento puzza di fumo,stavo scrivendo il diario del giorno,veramente rileggevo quello della stessa giornata dello scorso anno.Grido come un pazzo(sarà la 50^ volta che succede nella nostra vita..è incendiaria),e dico che c’è a cuocere? Insomma tutto bruciato ed il fumo ha invaso la casa,haivoglia ad utilizzare l’aerosol che utilizziamo anticovid per ricambi d aria.La Puzza è stata forte..la sento ancora dopo 5 giorni.Tutto aperto,al freddo,la casa si gela tutta.Si ripiega su di un minestrone già confezionato della Knorr,che basta riscaldarlo ,lo trovo molto buono. Questo perchè ha temporeggiato a starsi vicino al pc ,invece che alla pentola,la cosa la doveva fare stando lì aspettando,fare prima la cucina e poi il pc. Un saluto affettuoso

    1. Ciao Gino!
      Credo che sia un problema di famiglia, allora. Buon sangue non mente insomma!
      Però, questa capacità di fare disastri, ci rende particolarissimi!

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