Mamma. Una parola semplice, due sole sillabe, un concetto complesso, milioni di sfaccettature.
Mamma è quella persona che si preoccupa per te e che fai preoccupare costantemente, anche senza volerlo. Alla quale puoi fare uno scherzetto e che ti manda pure a fanculo, ma col sorriso.
Mamma è perdono. Sempre.
Mamma è chi ti vuol bene, qualsiasi azione tu commetta, comunque tu sia.
Mamma è pazienza, dedizione e (certe volte) pure “scazzo alla risposta”.
Mamma è precisione nell’apparecchiare. Mamma è imposizione nell’apparecchiare.
Mamma è: “Fai piano” o “Scrivi quando arrivi”.
Mamma è la banalità del: “Buongiorno che ti vuoi mangiare oggi a cena” (senza virgole, senza pause alle 7 di mattina quando hai ancora la bocca che sa dell’ultimo Gin Lemon della sera prima).
Mamma è tante cose. Talmente tante che sarebbe riduttivo, banale, antiquato e pure ingiusto concentrarle nel solo ruolo della madre “genitrice”.
Mamma è troppo per ricordarselo solo oggi, ma cominciare a farlo decentemente è un inizio. Anche solo con un pensiero, uno sguardo verso il cielo o un WhatsApp in più magari.
Buona festa della mamma a tutt*. A tuttə le mamme, anche quelle senza figli.
Buona festa della mamma alla mia. Che ho messo a dura prova e continua a starmi vicino (perfino dopo aver fracassato la teiera in porcellana di nonna). Sorry mami, lo sai: risuccederà. Metti sotto chiave i preziosi!